Come Lavoriamo
Le Terapie integrate
L’elaborazione di un progetto terapeutico nasce da un’attenta riflessione preliminare sulle origini, attuali e storiche, del disturbo, e sulle mete che si vogliono perseguire attraverso l’intervento; ne deriva che vengono realizzati interventi terapeutici multidirezionati.
Prima di individuare l’intervento terapeutico piu’ efficace dobbiamo considerare che i disagi emotivi e i veri e propri disturbi mentali:
- Hanno origini emotive antiche;
- Si manifestano per l’incrocio di più fattori: sociali, familiari, trans-generazionali, individuali, biologici (neurotrasmettitoriali, genetici ed epigenetici);
- Dopo una fase acuta, tendono con molta facilità a cronicizzare.
Queste considerazioni costringono a pensare ad un modello terapeutico integrato, in cui per rispondere alle necessità dei pazienti e dei familiari, dobbiamo rileggere le vicende cliniche in una visione ampia e integrata, con una utilizzazione creativa delle risorse terapeutiche disponibili.
Presupposti teorici delle Terapie integrate
L’esplorazione della conoscenza dei neurotrasmettitori e dei meccanismi genetici, che sono alla base delle diverse tipologie psicologiche e psicopatologiche, stanno influenzando i modelli teorici e terapeutici della psicologia del profondo.
La psicoterapia non può fare a meno di orientare il proprio lavoro, considerando anche la neurobiologia dell’individuo e della specie umana, integrando gli aspetti genetici con i fattori ambientali (società e famiglia) e l’esperienza emotiva.
Al centro di un intervento integrato va posto il ripristino delle condizioni di benessere fisico e psichico del paziente e non può esservi la priorità di un singolo approccio .
L’interessamento multifattoriale, somatico e psichico, che caratterizza il disturbo, richiede l’impegno di professionisti di diverse competenze e professionalità, appartenenti sia all’area psicologico-psichiatrica sia a quella biologica.
La pluralità di interventi deve però essere accompagnata dalla loro integrazione, intendendo per integrazione la condivisione degli obiettivi da perseguire e il riconoscimento e il rispetto delle diverse professionalità.
Questo progetto comprende la cura:
- del disagio individuale
- delle relazioni familiari
- delle componenti biologiche del disagio, sia le loro più primitive alterazioni, corresponsabili della strutturazione del disturbo, sia per quanto riguarda il disagio familiare slatentizzato dall’emergere della patologia.
I professionisti che lavorano in modo integrato diventano partecipanti ad un contenitore in cui viene attivata anche nei pazienti e nella famiglia una funzione integratrice.
L’assunzione di questo modello di intervento contiene in sé un’ulteriore valenza terapeutica poiché, offrendo una rappresentazione integrata dell’individuo come modalità somatica e psichica, ne sollecita la realizzazione sia nel paziente, sia nel gruppo familiare.
Nel nostro metodo di lavoro la riduzione dei sintomi è un obiettivo molto importante, ma non ci si può limitare a questa meta terapeutica se non si lavora alla radice attuale e storica dei disagi.
L’impegno è invece quello di contribuire, con l’intervento ed insieme ad altri professionisti, al miglioramento del funzionamento mentale e qualità di vita e rispondere a quella richiesta più profonda di trasformazione che, a vari livelli, pazienti e famiglie necessitano.
Presupposti teorici delle Terapie integrate
L’esplorazione della conoscenza dei neurotrasmettitori e dei meccanismi genetici, che sono alla base delle diverse tipologie psicologiche e psicopatologiche, stanno influenzando i modelli teorici e terapeutici della psicologia del profondo.
La psicoterapia non può fare a meno di orientare il proprio lavoro, considerando anche la neurobiologia dell’individuo e della specie umana, integrando gli aspetti genetici con i fattori ambientali (società e famiglia) e l’esperienza emotiva.
Al centro di un intervento integrato va posto il ripristino delle condizioni di benessere fisico e psichico del paziente e non può esservi la priorità di un singolo approccio .
L’interessamento multifattoriale, somatico e psichico, che caratterizza il disturbo, richiede l’impegno di professionisti di diverse competenze e professionalità, appartenenti sia all’area psicologico-psichiatrica sia a quella biologica.
La pluralità di interventi deve però essere accompagnata dalla loro integrazione, intendendo per integrazione la condivisione degli obiettivi da perseguire e il riconoscimento e il rispetto delle diverse professionalità.
Questo progetto comprende la cura:
- del disagio individuale
- delle relazioni familiari
- delle componenti biologiche del disagio, sia le loro più primitive alterazioni, corresponsabili della strutturazione del disturbo, sia per quanto riguarda il disagio familiare slatentizzato dall’emergere della patologia.
I professionisti che lavorano in modo integrato diventano partecipanti ad un contenitore in cui viene attivata anche nei pazienti e nella famiglia una funzione integratrice.
L’assunzione di questo modello di intervento contiene in sé un’ulteriore valenza terapeutica poiché, offrendo una rappresentazione integrata dell’individuo come modalità somatica e psichica, ne sollecita la realizzazione sia nel paziente, sia nel gruppo familiare.
Nel nostro metodo di lavoro la riduzione dei sintomi è un obiettivo molto importante, ma non ci si può limitare a questa meta terapeutica se non si lavora alla radice attuale e storica dei disagi.
L’impegno è invece quello di contribuire, con l’intervento ed insieme ad altri professionisti, al miglioramento del funzionamento mentale e qualità di vita e rispondere a quella richiesta più profonda di trasformazione che, a vari livelli, pazienti e famiglie necessitano.
Info: +39 06 63 81 992
Cons.: +39 06 39 38 64 72
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